Chemsex

Come ridurre i danni e limitare i rischi

CHE COS’È IL CHEMSEX?

Il Party and Play (PnP), noto anche come chemsex, è la pratica di consumare sostanze psicoattive con l’intento di intensificare l’esperienza sessuale, prolungare le performance e ridurre le inibizioni. Il termine può riferirsi anche alle feste private denominate “chill”.

CHI FA CHEMSEX?

L’uso di sostanze per migliorare l’esperienza sessuale può essere praticato da chiunque, ma il termine “chemsex” indica soprattutto una sottocultura tipica della comunità MSM – uomini che fanno sesso con uomini.
Nell’ultimo decennio diversi fattori hanno contribuito alla diffusione del chemsex.
Tra questi, l’avvento dei farmaci antiretrovirali a scopo preventivo (TaSP e PrEP) che ha innescato una rivoluzione sessuale, sociale e politica tra le persone più esposte al rischio di contrarre l’HIV.
Allo stesso tempo lo sviluppo delle piattaforme digitali ha incrementato le opportunità di interazione e facilitato l’acquisto delle sostanze utilizzate nel chemsex.

PERCHÉ SI FA CHEMSEX?

Diverse sostanze utilizzate nel chemsex hanno il potenziale di migliorare l’esperienza sessuale, riducendo le inibizioni.
Fare chemsex può ridurre la pressione psicologica data da alcuni fattori di stress come l’omofobia (sociale o interiorizzata) e lo stigma associato all’HIV, migliorando, in quello specifico contesto, i sentimenti di autostima.
Accanto al concetto di omofobia è opportuno introdurre il cosiddetto Minority Stress Model, ossia quell’insieme di processi in base ai quali le persone appartenenti a una minoranza sono maggiormente soggette a uno stress costante e a tutte le conseguenze negative che ne derivano, tra cui l’eventuale sviluppo di un Disturbo Post-Traumatico da Stress.

IL CHEMSEX IN ITALIA

Nel nostro paese il fenomeno si è progressivamente diffuso e intensificato negli ultimi 15 anni.
Ad oggi non sono presenti strumenti e modalità di indagine che permettono di valutare il numero di persone che fanno chemsex in Italia, ma sappiamo che il fenomeno è maggiormente diffuso nelle grandi città come Milano e Roma, e che l’utilizzo di alcune sostanze sia diversificato anche a seconda del luogo in termini di consumo e di reperibilità.
È importante sottolineare che, in Italia come all’estero, il chemsex avviene non solo in presenza ma anche online, in prevalenza tramite gruppi e videochat di Telegram, Skype e Zoom. Sia in presenza che online possono verificarsi abusi e violenze fisiche e psicologiche.

QUALI SONO LE SOSTANZE PIÙ USATE?

Le sostanze psicoattive più comunemente associate al chemsex sono i catinoni (MDPV, MDPHP, mefedrone, 3MMC, 4MMC), la metanfetamina in cristalli e il GHB/GBL.
Queste sostanze vengono chiamate “chems”, anche se spesso sono coinvolte anche altre sostanze (come il Viagra, l’alcol, la ketamina, la cocaina, crack/cocaina basata, popper), aumentando i rischi di sovradosaggio e interazioni pericolose.
Suddividiamo le sostanze in diverse categorie, così da poter comprendere meglio quali potrebbero essere gli effetti attesi e i rischi correlati.


SOSTANZE STIMOLANTI: crystal meth, mefedrone, crack/cocaina basata, MDPV, MDPHP, cocaina in polvere, speed, popper, viagra.
Caratteristiche: aumento di energia, aumento della frequenza cardiaca, euforia, pupille dilatate, paranoia, ansia, eccitazione sessuale, impotenza sessuale, comedowns.


SOSTANZE EMPATOGENE: MDPV, MDPHP, MDMA/ecstasy.
Caratteristiche: forte eccitazione sessuale, iperestesia (aumentata sensibilità tattile, termica e dolorifica), senso di connessione, calore, empatia, comprensione, sudorazione, eccitazione, sbalzi d’umore, comedowns.


SOSTANZE SEDATIVE: GHB, GBL, eroina, alcol, benzodiazepine.
Caratteristiche: senso di sicurezza di sé, euforia, rilassatezza, perdita dei sensi, vomito, coma, alto rischio di overdose (soprattutto in caso di mix).


SOSTANZE DISSOCIATIVE: Ketamina.
Caratteristiche: senso di euforia, umore fluttuante, disconnesso, rilassato, intorpidito, spaventato, incapace di muoversi (come in un “buco/hole”).

COME RIDURRE I DANNI E LIMITARE I RISCHI?

  • Non mischiare le sostanze. Il policonsumo aumenta sempre i rischi correlati all’uso di sostanze.
    Ci sono sostanze che, se combinate, aumentano il rischio di overdose.
    Per dettagli sulle interazioni consulta tripsit.me
  • Durante le sessioni l’effetto “craving” (ovvero il voler ripetere l’assunzione della sostanza dopo un breve intervallo) può aumentare gli effetti indesiderati e diminuire, fino ad annullare, quelli desiderati.
    Inizia sempre con una quantità inferiore a quella che ritieni necessaria. Si può sempre proseguire nel consumo, ma mai tornare indietro.
  • Alcune sostanze abbassano la soglia del dolore e potresti non accorgerti di avere ferite, ai genitali come da altre parti. Controlla il tuo corpo tra una sessione e l’altra e porta con te lubrificanti a base acqua.
  • Alcune sostanze tendono a danneggiare la cute e le mucose, quindi fai attenzione a non toccarle a mani nude per evitare bruciature (sulla tua pelle e su quella delle altre persone) e la diffusione di infezioni.
  • Se usi sostanze per via intranasale, utilizza un kit monouso che dovrebbe comprende: acqua fisiologica per pulire entrambe le narici circa 30 minuti dopo l’utilizzo, un ritaglio di carta da usare come pippotto che utilizzerai solo tu (lo scambio aumenta il rischio di contrarre l’epatite C), una salvietta disinfettante per pulire l’area dove stendi la sostanza.
  • Se usi sostanze per via iniettiva (slamming) porta con te salviette disinfettanti, siringhe sterili e aghi di ricambio (sia la siringa che l’ago vanno utilizzati una sola volta), una superficie monouso per scaldare la sostanza, laccio emostatico, acqua fisiologica sterile.
  • Per l’utilizzo di sostanze nel retto (booty bump) ricordati di utilizzare una siringa sterile monouso e di non scambiarla con gli altri partecipanti.
  • Identifica una persona con la quale hai un rapporto di fiducia e chiedile di osservarvi a vicenda («trip sitter»).
  • Durante i chill è comune fare sesso non protetto (rapporti bareback). Questa pratica espone al rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili. Per evitarlo, porta sempre con te i preservativi o dental dams.
    Ricordati di cambiare il preservativo quando avviene un cambio di partner. In aggiunta, considera un colloquio presso il reparto di infettivologia della tua città per valutare l’utilizzo della
    PrEP – Profilassi pre-Esposizione HIV.
  • Se utilizzi farmaci antiretrovirali o sei in PrEP ricordati di assumere la terapia. Ricordati che le sostanze utilizzate possono interagire con i farmaci antiretrovirali diminuendo la loro efficacia.
    Per dettagli sulle questo tipo di interazioni consulta hiv-druginteractions.org
  • Il consenso nei rapporti sessuali e nelle interazioni di ogni tipo è fondamentale anche durante i chill. L’assunzione di sostanze rende il tuo comportamento più aperto, ma questo non vuol dire voler avere rapporti in ogni momento. Per questo, valuta costantemente la tua lucidità, comunicando chiaramente se in quel momento desideri avere un rapporto o meno e verifica il consenso dei tuoi partner.
  • Durante le sessioni, fai attenzione alla disidratazione e ai colpi di calore. Ricordati di bere acqua periodicamente e mangiare prima e durante le sessioni.
  • Se ci riesci, prova a posteriori (dopo un chill) a segnare in un diario la data della sessione, cosa hai consumato, in che quantità e per quanto tempo. Mantenere traccia dei tuoi chill potrebbe aiutarti in futuro a limitare i rischi.
  • Uno dei problemi principali associati al chemsex è la progressiva incapacità di vivere esperienze sessuali appaganti senza l’uso di sostanze. Per questo motivo è importante avere dei periodi di tempo in cui si hanno rapporti sessuali al di fuori dei chill, al fine di evitare che la tua sessualità si sovrascriva al consumo di sostanze.

QUANDO IL CHEMSEX DIVENTA PROBLEMATICO?

NON TUTTO IL CHEMSEX VIEN PER NUOCERE
Non tutto il chemsex è problematico.
Il consumo di sostanze e il chemsex comportano sempre dei rischi. Tuttavia si possono mettere in atto dei comportamenti per gestire il chemsex con meno danni, minimizzandone le
eventuali conseguenze negative.
Vedi in questa pagina “Come ridurre i danni e limitare i rischi?”
Il chemsex può essere definito problematico nel momento in cui le persone coinvolte trovano difficile gestire il loro consumo di sostanze dentro (e fuori) dai chill, con ripercussioni significative nella propria vita quotidiana.
Ne sono un esempio la perdita di legami sociali, della stabilità lavorativa ed economica, ma anche danni fisici ed emotivi.
Si possono verificare anche problemi di salute fisica e mentale legati alla mancanza di sonno e cura di sé, esposizione a episodi di violenza e/o abusi, trasmissione di infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e problemi legati alla dipendenza, con conseguente aumento del rischio di overdose

Secondo il TRIANGOLO DI ZINBERG, un modello concettuale per analizzare il consumo di sostanze, sono in ballo tre fattori:

  • DRUG – la sostanza utilizzata
  • SET – l’individuo che la assume
  • SETTING – e il contesto relazionale e ambientale in cui
    avviene il consumo

In questa prospettiva, possono emergere situazioni critiche legate a ciascuno di questi aspetti.
DRUG
Si riferisce al profilo della sostanza utilizzata (effetti, effetti collaterali, effetti a lungo termine).
È importante conoscere la composizione della sostanza in termini di purezza, effetti desiderati e indesiderati, rischi legati al consumo e interazioni con altre sostanze. Ad esempio, alcune sostanze presentano un maggiore potenziale di dipendenza rispetto ad altre, con la possibilità che il loro consumo diventi frequente sia all’interno che all’esterno dei chill, aumentando il pericolo di overdose.
SET
Si riferisce allo stato di benessere di partenza dell’individuo (età, sesso, peso, stato di salute fisico e psichico, aspettative e motivazioni di consumo, precedenti esperienze). La propria condizione fisica e psichica influisce sul tipo di esperienza durante i chill, poiché può avere un forte impatto sugli effetti delle sostanze e favorire, ad esempio, il verificarsi di un “bad trip”. Nel contesto specifico del chemsex, l’utilizzo di sostanze può essere associato a comportamenti sessuali ad alto rischio per la mancanza di adeguate protezioni, aumentando la probabilità di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili come l’HIV.
SETTING
Si riferisce al luogo in cui si intende consumare e alla confidenza che si ha con esso, alla presenza di altre persone e alla relazione che si ha con esse, alla disponibilità di materiale di safer use
Nel caso queste condizioni vengano meno, ad esempio con lo sviluppo di dinamiche ricattatorie, coercitive o prestazionali, inevitabilmente anche l’esperienza ne risentirà fino alla sua totale compromissione e l’insorgenza di danni all’utente.

CONTATTI UTILI A GENOVA

Per l’utilizzo di sostanze e/o dipendenza da chemsex, contatta
il Servizio per le Dipendenze patologiche della tua città.

  • Servizio per le Dipendenze patologiche (Ser.D) Asl3
    Salita S. Francesco da Paola 9A, piano 2
    tel. 010 849 4016 (da lunedi a venerdi dalle 8 alle 12)
    email: ScSert_Direzione@asl3.liguria.it
  • Unità di Strada (per info sostanze, riduzione del danno,
    drug checking e materiale sterile)
    tel. 327 964 4642
    email: udsgenova@afetaquilone.org
    Trovi il furgone ogni venerdì sera in piazza San Lorenzo dalle ore 20 all’1
  • Per i servizi di testing per le infezioni sessualmente trasmissibili, contatta il reparto
    di Malattie Infettive del tuo centro ospedaliero di riferimento.
  • Ospedale Galliera – S.C. Malattie Infettive
    Padiglione A1 (piano 1), via A. Volta, 8 Accesso diretto senza prenotazione dal lunedì al
    venerdì dalle ore 8 alle ore 12.
    tel. 010 563 4472
    email: amb-malinf@galliera.it

  • Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino
    Padiglione Specialità Complesse (piano -2)
    Accesso diretto (senza prenotazione, ricetta regionale e
    ticket) per test HIV dal lunedì al
    venerdì dalle 7:30 alle 12:30.
    tel. 010 555 4655
    email: clinica.infettive@hsanmartino.it
  • IO C’ENTRO – Checkpoint Anlaids Liguria
    Vico Indoratori 59R.
    Presso il checkpoint è possibile ricevere gratuitamente informazioni su infezioni
    sessualmente trasmesse e HIV, richiedere il test rapido HIV e sifilide ricevere counseling
    specialistico medico.
    Si può accedere alla struttura il lunedì, il mercoledì e il venerdì
    dalle ore 18 alle ore 20.
    tel. 010 899 1050
    email: iocentro@anlaidsliguria.it